Legittima la diagnosi fisioterapica

Come Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Milano esprimo sorpresa per la recente sentenza della Cassazione su un caso specifico e complesso avvenuto a Cagliari. Invito i colleghi a non lasciarsi trascinare da interpretazioni frettolose: questa decisione non cambia in alcun modo la nostra professione né la libera professione.

Da sempre i fisioterapisti lavorano in piena sinergia con i medici di medicina generale, con gli specialisti ed in particolare con i fisiatri, come parte integrante dell’equipe sanitaria. Non abbiamo bisogno di invadere competenze altrui: le nostre capacità, riconosciute dalle leggi e dalla scienza, sono ampie e solide.

La diagnosi fisioterapica è un atto legittimo, così come quelle infermieristiche o psicologiche. La diagnosi medica è e resta prerogativa esclusiva del medico: i fisioterapisti non fanno diagnosi medica. Le norme vigenti tutelano da oltre vent’anni le nostre specifiche diagnosi professionali e autonomie operative.

Accesso diretto, utilizzo di ecografo e terapie fisiche, titolarità e responsabilità del programma riabilitativo sono competenze consolidate e, con l’istituzione dell’Ordine, protette dall’art. 4 della Legge Lorenzin.

Il mio invito è chiaro: uniamo le forze per superare vecchi schemi e diffidenze che non appartengono più al presente. La sfida di oggi non è difendere recinti professionali, ma rafforzare l’intero sistema sanitario nazionale mettendo al centro i bisogni della persona.

Chi si oppone a questa visione inclusiva rischia di rimanere ancorato a logiche superate, lontane dalla realtà dei fatti e dalle necessità concrete dei cittadini.

Insieme, e solo insieme, possiamo costruire un sistema salute capace di affrontare le sfide di oggi e di domani.

Leggi l’articolo completo su SOLE 24 ORE 13.8.2025